Servizio civile

Il Servizio Civile Nazionale volontario

Ultima modifica 14 marzo 2023

Argomenti :
Istruzione

Il Servizio Civile Nazionale volontario rappresenta l’ultimo passaggio in Italia, in più di trent’anni di normativa, sul tema dell’obiezione di coscienza e quindi del servizio civile.
Dalla prima legge 772 del 1972, che istituiva il servizio civile come sostitutivo del servizio militare per chi si dichiarava obiettore di coscienza, si è passati alla legge 230 del 1998 in cui il servizio civile, sempre in sostituzione di quello militare, viene definito “diverso per natura e autonomo dal servizio militare ma, come questo, rispondente al dovere costituzionale di difesa della
patria”.
La legge 331 del 2000, di riforma della leva obbligatoria, (con la sospensione della leva) ha poi aperto la strada alla costituzione di un servizio civile su base volontaria i cui principi e le cui
finalità sono stati definiti con la legge 64 del 2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale.
L’emanazione del D. L.vo n° 77 del 2002 “Disciplina del Servizio Civile Nazionale a norma dell’art. 2 della legge 6 marzo 2001 n° 64” ha permesso l’organizzazione del SCN:
individuazione dei soggetti ammessi a prestare volontariamente servizio civile;
definizione delle modalità di accesso;
durata del servizio e correlati trattamenti giuridici ed economici.
Con successive e diverse circolari sono state stabilite le norme sull’accreditamento degli Enti di SCN, i loro doveri, i doveri del volontario, la disciplina dei rapporti tra Enti e volontari del
SCN, la formazione dei volontari.
Con il D.A. n° 4473 del 29.12.2006 dell’Assessorato Regionale della Famiglia, è stato istituito in Sicilia l’Albo Regionale degli Enti e delle organizzazioni di Servizio Civile che ha avuto l’effettiva attuazione nel maggio 2007 quando, con una determina dell’Ufficio Nazionale, gli Enti siciliani, allora iscritti all’Albo Nazionale, sono stati trascritti in quello Regionale.
Nel febbraio del 2008 è stato varato il Regolamento dell’Ufficio Regionale e, successivamente, sono state approvate le linee guida ed i criteri di valutazione dei progetti.
L’Ufficio Regionale opera in raccordo con l’Ufficio Nazionale e provvede alla valutazione ed alla selezione dei progetti presentati, alla tenuta ed all’aggiornamento dell’Albo, alle iniziative di
informazione, promozione, orientamento dei volontari, alla formazione ed al supporto per gli Enti.
Gli Enti sono suddivisi in pubblici (Enti Locali, Università, Aziende Sanitarie) e privati. Gli Enti presentano annualmente, all’uscita del bando, i vari progetti che vengono valutati dall’Ufficio Regionale e, se ritenuti idonei, cioè rispondenti ai requisiti del bando, ammessi al finanziamento.
Dal 2008 al 2010 è aumentato non solo il numero dei progetti ammessi a finanziamento ma anche il numero dei volontari prevedibili per singolo progetto. La procedura di accreditamento rappresenta la condizione necessaria per la presentazione e la realizzazione dei progetti di servizio civile ed inoltre la sottoscrizione della “Carta Etica”, da parte del legale rappresentante, è condizione per l’accreditamento “di ogni ente che voglia entrare nel servizio civile, per ribadire che l’intero sistema partecipa della stessa cultura del servizio civile nazionale, senza interpretazioni
particolari, riduttive o devianti”.
Il Comune di Vita è iscritto all’Albo regionale degli Enti di Servizio civile, codice identificativo del Sistema Helios NZ05357 – quarta classe, ai sensi del D.A. n° 4473/S5 del 29.12.2006.
Gli Enti Locali sono chiamati a rispondere ai bisogni sempre più complessi ed esigenti del territorio; l’obiettivo che si propone il Comune di Vita è quello di garantire servizi utili alla comunità e, tramite la predisposizione e realizzazione di specifici progetti, non solo offrire ai giovani la possibilità di acquisire esperienza ma anche di misurarsi con una prima situazione di lavoro.
Il Comune di Vita, grazie ai progetti approvati per due anni, nel 2005 e nel 2008, al Consorzio CO.SER., ente promotore e gestore di progetti, con il quale ha stipulato un accordo di partenariato, ha realizzato quattro progetti di servizio civile per ciascun anno, con l’impiego annuale di n° 16 volontari.
I giovani, impegnati per un anno in progetti di carattere socio culturale, di protezione civile e tutela dell’ambiente, di servizi alla persona, si potranno affacciare, un domani, sul mercato del
lavoro con un personale bagaglio di conoscenze e competenze.
Un arricchimento individuale che, inevitabilmente, produce effetti positivi sull’intera comunità.
Il servizio civile è per i volontari un percorso di formazione civica, culturale e professionale, di esperienza, di solidarietà, di attività, di cooperazione ed è anche un prezioso banco di prova per
misurarsi con la dimensione organizzativa dell’Ente dove si presta servizio.
L’impegno prioritario di ogni Ente che si appresta a realizzare un progetto di SC è quello di non ragionare in termini di profitto e/o di utilità ma di muovere le coscienze, di stimolare il desiderio di offrire se stessi agli altri, sollecitando il senso del dare senza nulla chiedere in cambio.
Con il servizio civile si incrementa il senso di appartenenza dei giovani alla loro comunità, si acquisisce consapevolezza dei problemi e ci si adopera per eliminarli o, quanto meno, per attenuarli.
L’impegno del SCN è per i giovani un momento forte di passaggio verso una partecipazione attiva alla vita sociale e civile. Spesso si rivela come il primo impegno diretto a dare risposta ai bisogni di soggetti non riconducibili alla cerchia familiare o amicale.
Il giovane, di conseguenza, si confronta con due culture: quello dello Stato che lo pone, forse per la prima volta dopo gli obblighi scolastici, in una dimensione di scambio verso la società e la cultura dell’organizzazione in cui si inserisce.

COME PARTECIPARE AI BANDI DI SELEZIONE PER IL SERVIZIO CIVILE
I giovani, di età compresa tra i 18 e 28 anni, di cittadinanza italiana, interessati al servizio Civile volontario, possono partecipare ai bandi di selezione dei volontari pubblicati nella GURI
presentando, entro la data di scadenza prevista dal bando, domanda di partecipazione.
La domanda di partecipazione, in carta semplice, è indirizzata all’Ente che ha proposto il progetto, è redatta utilizzando il modello allegato al bando, deve contenere l’indicazione del
progetto prescelto ed essere corredata, ove possibile, di titoli di studio, titoli professionali, documenti attestanti esperienze lavorative svolte. È ammessa la presentazione di una sola domanda
per bando. I progetti possono essere consultati nell’area “Bando” attraverso un motore di ricerca che consente una selezione geografica o per settore di interesse.
Per approfondimenti: http://www.serviziocivile.it/ 


Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot